Titolo: Un programma psicoeducativo, rivolto a giovani, di autoregolazione delle emozioni per favorire l’utilizzo consapevole e prevenire l’uso problematico di Internet
Programma/misura di finanziamento: programma del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ministero della Salute
Responsabile scientifico: Prof. Fabio Lucidi
ABSTRACT: Tramite la promozione di abilità di regolazione emotiva, di problem solving e abilità relazionali, ci si propone di prevenire fenomeni di ansia, anedonia e inadeguatezza che possono incidere irrimediabilmente sulla personalità e sulla salute mentale. Per il metodo, il programma sarà basato su: (a) materiale informativo per i genitori; (b) materiale formativo e didattico per gli insegnanti; (c) APP informativa per studenti; (d) moduli multimediali interattivi per studenti (learning objects o LO, basati per lo più su Serious Games) sui temi legati alle abilità di autoregolazione emotiva, autoefficacia e fronteggiamento e soluzione di problemi nella pre-adolescenza. Le unità operative coinvolte prevedono la partecipazione della regione Lazio (Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione e Dipartimento di Neuroscienze Umane della Sapienza Università di Roma; l’Istituto Superiore di Sanità), della Provincia Autonoma di Trento (Centro di Riferimento Scienze Comportamentali e Salute Mentale; Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale), della regione Molise (Dipartimento Salute Mentale, CSM Campobasso A.S.R.eM) della regione Marche (Dipartimento di Prevenzione Ufficio Promozione della Salute Area Vasta n. 2 sede di Ancona - ASUR Marche) e della regione Lombardia (Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria UOC Promozione della salute ATS Città metropolitana di Milano).
Titolo: The Psychology of Economic Inequality
Programma/misura di finanziamento: PRIN 2017: Progetti di Rilevante Interesse Nazionale
Responsabile scientifico: Prof. Mauro Giacomantonio
ABSTRACT: Come reagiscono i cittadini alla crescente disuguaglianza economica (WI)? La letteratura esistente illustra non solo gli effetti del WI sulla società nel suo insieme, ma anche sugli individui, specialmente quelli della classe inferiore. Tuttavia, la ricerca ha spesso confuso WI e povertà (P), e poco si sa circa gli effetti di WI su coloro che non scivolano personalmente in povertà (classe alta e media) e su coloro che vivono in povertà negli stati ricchi. Inoltre, le prove mostrano che le persone
sono scontenti di WI, suggerendo così che le politiche volte a ridurlo dovrebbero essere ampiamente sostenute. Eppure, i cittadini spesso si oppongono a politiche che pongano rimedio a WI (Bartels, 2005). Quali variabili psicologiche e convinzioni (religiose, politiche) possono spiegare questa incoerenza tra una preferenza per minore WI e opposizione a politiche volte a rimuovere WI?
Il presente progetto mira a colmare le suddette lacune e a fornire un modello integrativo delle distinte e
effetti interattivi di WI e P sugli esiti sociali e psicologici. Vengono perseguiti sette obiettivi specifici:
Indagare WI e P da una prospettiva multilivello. Integrare i "big data" con esperimenti sul campo e in laboratorio e combinare la valutazione di atteggiamenti e comportamenti con strumenti di misurazione avanzati, questo progetto mira a bilanciare sperimentalmente il controllo e la comprensione delle cause di WI e P con validità ecologica, rappresentatività e generalizzabilità dei risultati aspettati.
Districare WI e P, studiando gli effetti distinti di WI e P sui privilegiati, sulla classe media e sui poveri.
Agire contro WI. Concentrandosi sulla religione e l'autocontrollo, il progetto mira a indagare i meccanismi psicologici attraverso cui tali variabili possono ridurre o aumentare la disponibilità delle persone a impegnarsi in azioni collettive contro l'IR.
Titolo: “I processi di autoregolazione per prevenire l’uso del doping: un programma basato su digital learning objects”
Programma/misura di finanziamento: programma del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ministero della Salute
Responsabile scientifico: Prof. Fabio Lucidi
Abstract: l’utilizzo di farmaci, sostanze e pratiche mediche finalizzate al miglioramento della performance sportiva è un fenomeno diffuso nello sport, anche tra gli adolescenti. Sebbene le organizzazioni antidoping abbiano sviluppato metodi sofisticati per contrastare l’uso di doping, attraverso meccanismi deterrenti, recentemente il paradigma si sta focalizzando verso un programma di prevenzione, finalizzato a valutare le determinanti di tale comportamento e ad agire utilizzando metodologie di intervento e strumenti diversificati. La letteratura scientifica ha dimostrato la scarsa efficacia di interventi puramente informativi e spesso non supportati da basi teorico scientifiche e, inoltre, non esistono interventi che prevedano l’utilizzo di nuove strumentazioni ampiamente diffuse tra i giovani (piattaforme web e digital learning object) che mirino ai principali predittori del doping. Prendendo come riferimento la teoria Social-Cognitiva di Bandura, l’obiettivo di tale progetto è quello di sviluppare, implementare e valutare un intervento antidoping mirato alle variabili morali in giovani adolescenti di scuola superiore, attraverso una piattaforma web dedicata e specifici learning object (i.e., lezioni sincrone, videoclip, serious game, forum interattivi di discussione) per una durata complessiva di 10 sessioni di lavoro di circa 30 minuti ciascuna. In sintesi, il presente progetto si pone l’obiettivo di testare l’efficacia dell’intervento di formazione sui sistemi di convinzioni degli studenti rispetto al doping (p.e., atteggiamenti, norme descrittive e soggettive, meccanismi di disimpegno morale e autoefficacia regolativa), nonché ai loro comportamenti auto-riferiti relativi all'uso di sostanze nella pratica sportiva (i.e., integratori e sostanze dopanti). L’ obiettivo del progetto verrà perseguito da tre unità operative (Università “Sapienza” di Roma, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, Università degli Studi di Milano “La Statale”) coinvolgendo primariamente studenti di otto istituti che parteciperanno per 6 mesi al programma formativo.
Titolo: “The Transformations of Democracy: Actors, Strategies and Outcomes in Opposing Populism in Political, Juridical and Social Arenas”
Programma/misura di finanziamento: PRIN 2017: Progetti di Rilevante Interesse Nazionale
Responsabile scientifico: Prof.ssa Flaminia Saccà
ABSTRACT: Il progetto studia le trasformazioni della democrazia concentrandosi sulle reazioni alle idee populiste e alle politiche che emergono all’interno di varie istituzioni della democrazia rappresentativa, dei media e all’interno di formazioni della società civile che interagiscono con loro. Da un lato esamina l’impatto del populismo all’interno delle istituzioni politiche, giuridico/legislative e sociali; dall’altro studia come attori non populisti si rapportano a questo impatto e in alcuni casi lo accettano, lo ridefiniscono o lo istituzionalizzano. Lo studio delle interazioni tra le forze populiste e quelle anti-populiste in specifici contesti politici e sociali è ancora spesso trascurato. Lo studio da realizzare, partendo dalla consapevolezza dell’importanza delle dinamiche di governance multi-livello degli stati moderni, si concentra su due principali livelli territoriali: l’interazione tra le forze populiste e quelle anti-populiste in ambiti specifici del sistema politico e sociale italiano e sulle interazioni tra i populisti e i loro oppositori in due Istituzioni dell’Unione europea: la Commissione ed il Parlamento.
Titolo: “Stereotypes and prejudices: the social representation of gender-based violence and contrast strategies ten years after the Istanbul Convention”
Programma/misura di finanziamento: PRIN 2020: Progetti di Rilevante Interesse Nazionale
Responsabile scientifico: Prof.ssa Flaminia Saccà
ABSTRACT: Il progetto si inserisce nell’ambito dei progetti volti alla prevenzione ed al contrasto della violenza alle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul. Si propone di indagare gli stereotipi ed i pregiudizi che permeano la narrazione e la rappresentazione sociale della violenza sia in ambito giudiziario che sulla stampa e di costruire pratiche e metodologie innovative per il suo contrato, anche tra le giovani e giovanissime generazioni. Esso è articolato in quattro attività di ricerca integrate tra loro, proponendosi di indagare le matrici culturali e normative dell’ordinamento di tutela delle donne dalla violenza di genere; di individuare ed analizzare gli stereotipi e i pregiudizi insiti nella rappresentazione sociale della violenza, sia in ambito giudiziario sia sui media; di analizzare le forme di contrasto ed innovazione culturale poste in atto dalle associazioni e dai centri antiviolenza; di ricostruire come è cambiata nei decenni la rappresentazione dei rapporti di genere nei libri di testo della scuola italiana. Da ultimo, si intende mettere a punto un modello di didattica innovativa per la formazione degli insegnanti delle scuole, corredato da materiali didattici, rispettoso della dignità dei ragazzi e delle ragazze, che li/le metta in grado di individuare gli stereotipi soggiacenti alla violenza di genere.